BOLOGNA – MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna
30 maggio-20 luglio 2008
Il Duchamp della musica. È spesso stilizzato così, con un unico tratto, il profilo di John Cage, con un’equazione che lo sfronda delle mille diramazioni che ha dato alla sua musica e che la sua musica ha dato a quella degli altri; ma è anche una battuta che in un solo istante accomuna due tra i massimi artisti del Novecento sotto un’unica bandiera: quella della portata rivoluzionaria del loro pensiero estetico, ma ancor più delle loro azioni estetiche.
Succede che tra le mille invenzioni di Cage, anche un treno – come già era accaduto a un pianoforte – sia finito vittima delle sue “preparazioni”. E non è un caso che il tutto sia successo in Italia, anzi, in Emilia-Romagna, in un momento in cui (stiamo parlando del 1978) tutta la regione, e Bologna in particolare, stavano vivendo anni d’oro, simboleggiati forse da quel Dams dove tanti pionieri dello studio musicale ben conoscevano il verbo cageiano.