Un percorso didattico per la scuola media

Pierpaolo Scaramuzza
L’ordine pubblico in Italia: dal G8 a Federico Aldrovandi. Un percorso didattico per la scuola media
Editrice La Mandragola, 2025
Il volume è articolato in due parti principali.
Nella prima parte viene affrontato il tema della gestione dell’ordine pubblico come possibile argomento di insegnamento scolastico. In questo contesto, gli autori analizzano anche la manualistica scolastica di storia per la scuola secondaria di primo grado (anni 2007-2024), al fine di verificare quanto spazio venga riservato al tema nei libri di testo. La ricerca, condotta su 45 manuali, evidenzia che eventi come il G8 di Genova o altri episodi di violazione dei diritti umani non sono generalmente trattati, segno che non vengono considerati argomenti di rilievo didattico.
Nella seconda parte del volume vengono presentate attività didattiche legate a due vicende principali: il G8 di Genova (2001) e la morte di Federico Aldrovandi (2005). Il G8 è considerato un punto di svolta nella storia repubblicana italiana per la gravità delle violazioni dei diritti umani, mentre la vicenda di Aldrovandi ha costituito lo stimolo per avviare un più ampio progetto educativo.
Da quest’ultimo è nata l’idea di costruire un percorso in sette tappe, che attraversa quasi trent’anni di storia italiana (1950-1977) attraverso episodi significativi di ordine pubblico: Modena (1950), Reggio Emilia (1960), Milano (1962 e 1973), Pisa (1972), Bologna (1977) e Roma (1977). Il lavoro proposto nelle scuole copre così un arco temporale di oltre cinquant’anni, fino al 2005, concludendosi idealmente con i casi di Genova e Aldrovandi.
In appendice, il volume riporta testi e materiali relativi a cinque delle vicende analizzate, che si differenziano per impostazione e tipologia di fonti: cronologiche, biografiche, giornalistiche o letterarie.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra insegnanti e attivisti di Ferrara, il Comitato Piazza Carlo Giuliani odv di Genova e il Comitato Federico Aldrovandi 2005-2025, ed esce in occasione del ventesimo anniversario della morte di Federico Aldrovandi.