Bologna. Foyer del Teatro Comunale
5-28 aprile 2017

Assalto al cielo, le immagini del ’77 è promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Teatro Comunale Bologna.
La mostra è accompagnata dal suono del ’77, con estratti dell’audio originale di Radio Alice e manifestazioni pubbliche, nonché dei brani salienti della produzione discografica di quell’anno, in cui sono stati pubblicati alcuni degli LP più importanti della musica popolare ed elettronica.
Mostra e presentazione a cura di Maurizio Tarantino.

Il ’77 raccontato attraverso l’obiettivo di Enrico Scuro
Francesco Salvucci
su Bologna Teatri
La memoria, il tempo e la rappresentazione diretta della realtà sono le caratteristiche della fotografia per cui, delle volte, leghiamo un ricordo o una particolare emozione a un’immagine. La fotografia ci aiuta a ricordare e non dimenticare. Su questi principi del medium fotografico si basa anche la mostra Assalto al Cielo, le immagini del’77 (dal 5 al 28 aprile dalle ore 12 alle 15:30 presso il Foyer Respighi del Teatro Comunale). Attraverso le sue immagini Enrico Scuro prova a trasmetterci, attraverso l’obbiettivo della sua Canon Ftb di seconda mano, le sensazioni della vita universitaria bolognese di quel periodo.
Ex studente Dams, Scuro si ritrovò quasi per caso a essere il fotografo del movimento: «Ero l’unico del movimento che avesse una macchina fotografica, così ne diventai il fotografo». Le sue foto, che lui preferisce però chiamare immagini, immortalano i momenti più concitati del ‘77 bolognese con una strabiliante pulizia stilistica, creando un affascinante contrasto fra l’ordine delle sue fotografie e il caos di quel periodo.
A proposito del suo stile afferma: «Mi sono ispirato ai quadri del 500. Volevo riuscire a far passare un concetto attraverso le mie fotografie, come facevano i grandi pittori del 500».
Scuro, ormai bolognese d’adozione, in questa mostra al foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna, grazie anche all’aiuto di installazioni sonore e video storici, riesce a trasportarci indietro di quarant’anni, dall’occupazione del Dams iniziata nel febbraio del ’77 sino al 25 settembre dello stesso anno, ultima delle tre giornate del convegno contro la repressione, passando per i cortei per Francesco Lorusso e tanti altri intensi momenti.
Una mostra molto interessante, per capire meglio o ricordarsi cosa è stato il movimento del ‘77, una delle ultime occasioni in cui la cultura ha avuto la forza di contrapporsi alla politica, periodo che Stefano Bonaga, filosofo e professore dell’Università di Bologna, descrive, durante il suo intervento all’inaugurazione della mostra, come «anni in cui la parola ha riconquistato la sua forza».
Autonomia e auto-valorizzazione: questi sono i valori per cui ci si batteva nel ‘77, idee opposte rispetto alle mobilitazioni degli anni precedenti. Non si puntava più alla centralità delle istituzioni e dei poteri, come nel ‘68, ma al contrario si tentava di creare una nuova consapevolezza collettiva. Per la prima volta ci veniva mostrata la società come la conosciamo oggi; non a caso temi come il precariato, oggi tremendamente attuale, venne trattato per la prima volta in quel particolare periodo storico.
Interessantissimi anche i vari approfondimenti su Radio Alice, i video dei Dodo Brothers e la scheda sulla sperimentazione teatrale di quegli anni, che aiutano lo spettatore a farsi una panoramica a 360 gradi sul ’77, mostrando un attivismo politico che, oggi, sembra non esserci più.


In occasione dell’inaugurazione della mostra Assalto al cielo, le immagini del ’77, realizzata per ricordarne il 40° anniversario del ’77 bolognese, il Teatro Comunale di Bologna ha promosso un momento d’incontro tra la generazione del ’77 e gli studenti dell’Ateneo bolognese.

Presenti:
Il fotografo del movimento a cui è dedicata la mostra: Enrico Scuro
il fondatore di Radio Alice: Valerio Minella
Attivista del Movimento: Mauro Collina
Filosofo: Stefano Bonaga
Prof. Fotografia ABABO: Luciano Leonotti




