Ai piedi delle Due Torri di Bologna il cantiere della torre Garisenda diventa una mostra a cielo aperto
Comune di Bologna
con la collaborazione dei Musei di Bologna, della Cineteca, Fondazione Carisbo, Genus Bononiae, Tper e BolognaWelcome
Allestimento: HOMINA
Bologna, Piazza di Porta Ravegnana, dal 30 gennaio 2023
I pannelli che delimitano l’area di cantiere sotto le Due Torri ospitano il racconto sulla storia del monumento simbolo di Bologna attraverso testi in doppia lingua (italiano e inglese) e immagini.
Le immagini formano una galleria dei ricordi che vede le Due Torri protagoniste e allo stesso tempo spettatrici privilegiate della vita trascorsa ai loro piedi nel corso degli anni.
Soffermandosi nella lettura dei testi si può scoprire che durante la costruzione della Garisenda, iniziata nel 1109, ci fu un cedimento del terreno che ne causò la pendenza ancora oggi evidente, e che nel 1355 la torre fu oggetto di un intervento di abbassamento dagli originari 60 metri di altezza agli attuali 47. La caratteristica pendenza della Garisenda trova spazio anche nell’Inferno dantesco, quando il Poeta, nel descrivere la vista del gigante Anteo che si china ad afferrarlo, richiamò l’effetto ottico suscitato in chi guarda da sotto la torre mentre è sovrastata da una nuvola che scorre in direzione opposta alla sua pendenza: “Qual pare a riguardar la Garisenda sotto il chinato quando un nuvol vada sovr’essa sì ch’ella in contrario penda, tal parve Anteo a me, che stava a bada di vederlo chinare“.
Le foto selezionate dall’archivio sono:
- Manifestazione in via Rizzoli, 11 marzo 1978
- Carmelo Bene legge Dante dalla Torre degli Asinelli di Bologna in memoria delle vittime della strage del 2 agosto 1981, 31 luglio 1981